La pista ciclopedonale Framura - Levanto: un viaggio nella storia

In bici nel levante ligure

Spostarsi con la bicicletta tra un borgo e l’altro, immersi nel verde e circondati da panorami mozzafiato, è appagante ma non è per tutti, a meno che non si pedali su una e-bike; i paesi che costellano il Levante della Liguria sono schiacciati tra i monti e il mare, tra ripide salite e vertiginose discese. Questo è ancora più vero per Framura, una costellazione di paesini dislocati su una ripida collina affacciata sul mare.

Da qualche anno la musica è cambiata: dal 2011 Framura è infatti collegata con Bonassola e Levanto tramite il percorso completamente pianeggiate della pista Ciclopedonale Maremonti. Si è trattato di una vera e propria rivoluzione sia per i turisti che per i residenti; da allora è infatti possibile raggiungere Levanto, la porta delle Cinque Terre, passeggiando o pedalando in totale relax e senza nessuno sforzo.

 

La pista Ciclopedonale Maremonti

Il percorso (circa 5,5 km) inizia nei pressi del porticciolo di Framura, a due passi dalla stazione ferroviaria, e termina sul lungomare di Levanto, dopo aver attraversato il borgo marinaro di Bonassola.

La pista ciclo-pedonale è stata realizzata recuperando un tratto dell’antico tracciato ferroviario a binario unico Genova – Pisa, abbandonato a partire dal 1970. La maggior parte del percorso si trova infatti in galleria ma regala comunque panorami indimenticabili, tramite le sue aperture sul mare. Uno dei punti più suggestivi è il vertiginoso terrazzino a sbalzo sulla scogliera, quasi all’inizio del percorso se si parte da Framura.

 

Dove noleggiare una bici a Framura

È vero, i tratti in galleria possono essere noiosi se percorsi a piedi e, per raggiungere più rapidamente i punti panoramici, vi consigliamo di utilizzare la bici. Potete noleggiarne una presso il noleggio bici “Pesciocan”, situato proprio sopra il porticciolo di Framura, all’inizio del percorso. Diversi noleggi sono poi presenti anche a Bonassola e a Levanto.

 

Un viaggio nella storia delle ferrovie italiane

Tuttavia per noi anche il percorso in galleria è molto interessante e suggestivo. Pedalare lungo la pista ciclopedonale Maremonti significa infatti attraversare un pezzo importante della storia delle ferrovie italiane.

Il progetto di una ferrovia ligure risale addirittura al 1860 e la sua realizzazione si rivelò tra le più difficili e costose del periodo. Il tratto Sestri Levante – La Spezia fu quello che presentò le maggiori difficoltà dell’intero progetto.

La ferrovia doveva correre per lunghi tratti a contatto con il mare, seguendo la tortuosità della costa per ridurre la lunghezza delle gallerie, che venivano scavate usando polvere pirica e piccone. Inoltre si doveva ricorrere al trasporto dei materiali via mare e quindi le condizioni meteo marine erano determinanti. L’opera si concluse solo nel 1874, con la costruzione di 23 ponti e la perforazione di ben 51 gallerie; le stesse che oggi sono attraversate dalla pista ciclabile Framura – Levanto.

Se la pista Ciclopedonale Maremonti è stata una rivoluzione, la realizzazione della tratta ferroviaria dove oggi si sviluppa il suo percorso, lo è stata ancora di più, poiché fece cessare l’isolamento dei piccoli paesi della costa ligure di Levante, che finalmente disponevano di un collegamento diretto con il resto del mondo.

Se toccate le pareti delle gallerie, noterete delle stratificazioni di cenere calcificata; il fumo delle vecchie locomotive a vapore è ancora lì, a ricordarci del passato pionieristico delle ferrovie italiane.

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